Cosa vedere a Pescoluse? Scopriamolo subito
La bellezza di Pescoluse
Uno dei luoghi più belli ed incantevoli del Salento è sicuramente Pescoluse. Con il suo mare cristallino e le sue spiagge dorate, è una delle località più amate dai turisti che trovano da queste parti la bellezza di spiagge esotiche senza per forza doversi recare dall’altra parte del mondo. Non è un caso se Pescoluse sia conosciuta da chiunque come le Maldive del Salento, con la sua sabbia bianca e finissima, fondali bassi e degli isolotti che emergono dalle acque limpide.
La costa di Pescoluse si affaccia a sud in modo da poter godere fino al tramonto dell’infinita bellezza di un’acqua cristallina. Pescoluse è rinomata, oltre che per le sue splendide spiagge (denominate le “Cinque Vele” e ‘Le Maldive’), anche per gli scavi archeologici: qui spiccano i dolmen e il canale di Fano. Da queste parti è possibile ammirare il dolmen, il cui significato è tavola di pietra, e tra i più importanti vi è il dolmen Argentina e il dolmen Cosi.
Il canale Fano invece, si è formato circa 10 milioni di anni fa a causa della continua erosione calcarea. In questa zona si trovano anche i cosiddetti “inghiottitoi”, ovvero fenomeni carsici, ingressi di cavità sotterranee dove si trovano sorgenti di acqua dolce. Oltre al mare e agli scavi archeologici, a Pescoluse sono presenti numerosi negozi di souvenir e attività commerciali come pizzerie, market, edicole e gelaterie.
Proprio per la vita notturna che è presente da queste parti (anche se i centri più attivi di notte sono Torre San Giovanni, Leuca e Gallipoli), i negozi sono aperti fino a tarda ora. Da queste parti sono numerose le pajare, ovvero la versione salentina dei trulli, costruzioni fatte di pietre a secco, in cui veniva adoperato lo stesso metodo costruttivo dei caratteristici muretti a secco. All’interno di masserie, pajare, muretti a secco è quindi possibile entrare a contatto diretto con la macchia mediterranea, ed ogni turista è invitato a fare delle rilassanti passeggiate tra i profumi del mirto, del rosmarino selvatico, del timo e del cappero.